Il termine dal punto di vista geologico è generico, e si riferisce alla particolare tessitura porosa della roccia. Essa si forma principalmente da eruzioni di tipo esplosivo, quindi da magmi acidi, silicatici o felsici (ma ne esistono anche a parziale componente mafica), e la porosità è dovuta alla formazione di bolle di gas di struttura simile alla schiuma nella matrice vetrosa della roccia. Il rapido raffreddamento mantiene la struttura vescicolare (formante anche il 90% del volume mentre la scoria vulcanica è meno vescicolata), e la parte solida è costituita da roccia amorfa, raramente con una piccola componente cristallina. La massa solida è alla fine costituita prevalentemente da silice, con disciolti vari ossidi metallici (di alluminio, titanio, ferro, manganese ed altri).
Data la sua elevata porosità è l'unica pietra che galleggia nell'acqua. Il volume del campione deve essere però sopra i 5-7 cm³. Avendo un peso specifico superiore all'acqua, la pomice galleggia basandosi sulla sua struttura a cellule sferiche (rotondeggianti) ma comunicanti tra loro nella maggior parte dei casi attraverso una non completa chiusura; quelle che, verso l'interno del pezzo in esame, non vengono invase dall'acqua costringono la pietra a galleggiare.
Cava di Pomice - Lipari - Isole Eolie - Sicilia - Italy |
Sedimenti di pietra pomice vecchi 3.5 miliardi di anni, depositati ad Apex Chert, in Australia. Credit: Oxford University |
The unusual foamy configuration of pumice happens because of simultaneous rapid cooling and rapid depressurization. The depressurization creates bubbles by lowering the solubility of gases (including water and CO2) that are dissolved in the lava, causing the gases to rapidly exsolve (like the bubbles of CO2 that appear when a carbonated drink is opened). The simultaneous cooling and depressurization freezes the bubbles in the matrix.
Frammenti di pietra pomice di origine vulcanica raccolti nell'Isola Manam Motu, in the Bismarck Sea |