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giovedì 30 aprile 2020

Rocce: Grovacca & Arcosa




Grovacca [dal tedesco Grauwache, propr. roccia grigia]. Arenaria scarsamente matura, di colore grigio scuro, costituita da quarzo detritico (ca. il 50%), da materiale argilloso e limoso più o meno sericizzato e cloritizzato, in quantità superiore al 15%, e da feldspati e frammenti policristallini di rocce di vario tipo. Normalmente i frammenti di rocce di vario genere predominano sui granuli di feldspati (grovacche litiche); in caso contrario si hanno le grovacche feldspatiche. L'abbondante matrice di natura argillosa durante la diagenesi subisce un costipamento e una parziale ricristallizzazione, che conferiscono alla roccia una compattezza notevole e addirittura la struttura di un argilloscisto se viene interessata da metamorfismo di epizona. Le grovacche sono stratificate regolarmente con spessori notevolmente variabili, da pochi centimetri fino a qualche metro. La presenza all'interno degli strati di significative strutture sedimentarie indica una sedimentazione da correnti di torbidità e, la caratteristica alternanza degli strati arenacei con argille, rileva un ambiente sedimentario di geosinclinale: le grovacche entrano infatti a far parte della composizione di molti flysch. Potenti formazioni di grovacca alimentate dall'erosione dei rilievi geoanticlinalici si sono formate durante le fasi di massima subsidenza dei bacini geosinclinalici.

Arcosa [dal francese Arkose]. Roccia sedimentaria del gruppo delle arenarie. Le arcosi sono caratterizzate da una grana relativamente grossolana, con granuli a spigoli vivi e non ben classati; costituenti essenziali sono il quarzo e i feldspati (ortoclasio, microclino, albite e oligoclasio), presenti dall'80 al 95%; la matrice detritica è scarsa oppure assente. Le arcose propriamente dette contengono feldspati in misura superiore al 25%; quando questa percentuale è compresa fra il 10 e il 25% si hanno le subarcose. Le arcose sono arenarie a basso grado di maturità la cui genesi è legata a un'intensa e rapida attività erosiva seguita da una breve fase di trasporto. Si trovano generalmente sotto forma di corpi sedimentari di notevole potenza, ma di limitata estensione, o in strati sottili in associazione con arenarie feldspatiche; in questo caso sono il prodotto della rielaborazione di materiali granitici residuali a opera di mari trasgressivi.