Colonia fossile di Rudiste |
Sono forme peculiari dell'ambiente di piattaforma carbonatica, nell'ambito della quale costituiscono veri e propri corpi di scogliera organogena.
La loro fissità e l'estremo adattamento agli ambienti di reef hanno spesso fatto perdere alle Rudiste ogni tipo di somiglianza con gli altri Bivalvi.
Le Rudiste sono caratteristiche delle facies di reef e piattaforma carbonatica della provincia mesogea in Eurasia, Africa e America; non se ne conoscono in Australia e i Diceratidi sono sconosciuti in America. Relativamente poco modificati rispetto ai bivalvi più tipici, questi ultimi appartengono all'Oxfordiano.
La conchiglia è molto spessa, ritorta, arrotondata e poco ornata, più o meno inequivalve. La valva libera è spesso opercolare.
Diceras e Heterodiceras sono frequenti nelle facies di piattaforma carbonatica del Giurassico superiore.
Nei Requienidi, la valva fissa è fortemente arrotolata, mentre la valva libera è per lo più opercolare. Nei Monopleuridi, la conchiglia è spesso dell stesso tipo, ma talvolta anche tubolare. I generi Requienia, Matheronia, Toucasia e Monopleura hanno un ruolo notevole nelle facies di tipo urgoniano.
Caprotinidi e Caprinidi sono spesso raggruppati sotto il nome di Rudiste a canali, per la presenza nel guscio di un sistema di cavità e di canali. Solitamente i Caprotinidi non hanno canali, ma semplici cavità. I Caprinidi hanno sempre un sistema di canali la cui disposizione è più o meno complicata. Policonites, Horiopleura e Caprotina (Caprotinidi), da una parte, Caprina, Plaegioptychus e Ichthyosarcolithes (Caprinidi), dall'altra, sono frequenti in Francia.
Le Rudiste in senso stretto (Ippuritidi e Radiolitidi) sono caratterizzate da un'estrema deformazione della conchiglia. La valva fissa è cilindro-conica o a forma di cono più o meno appiattito. La valva libera, piatta, è opercolare. Gli Ippuritidi hanno una valva libera piatta, percorsa da pori e che può presentare due piccole aperture, gli "osculi". La valva fissa è conica o cilindro-conica, liscia o con costolature, con tre solchi longitudinali che corrispondono interiormente a tre pieghe del guscio: la cresta del legamento e i "pilastri". Vi sono opinioni diverse sul ruolo dei "pilastri", dato che i moderni Bivalvi ne sono tutti sprovvisti. Gli ippuriti compaiono con tutte le loro caratteristiche nel Turoniano e in seguito si modificano poco. Sono organismi coloniali che vivevano in condizioni analoghe a quelle del polipi e formano dei banchi. Come fossili, gli ippuriti, sono molto utili poiché permettono di stabilire delle scale stratigrafiche locali nella regione mediterranea.
Rudiste |
I Radiolitidi hanno una valva fissa conica, più o meno svasata. La valva libera è piatta o conica. Il guscio è molto spesso, con struttura celluloprismatica. L'ornamentazione è formata da creste e da collaretti trasversali o da rilievi longitidinali, o da una combinazione di entrambi. Perlopiù esistono due zone con ornamentazione un po' diversa, le "bande sifonali", assimilate ai pilastri degli ippuriti. I Radiolitidi sono esistiti dall'Aptiano-Albiano (Cretacico inferiore) fino alla fine del Cretaceo.
Le rudiste, nel corso del Cretaceo, svilupparono abitudini di scogliera e furono tra i principali organismi a costituire barriere nei mari di fine Mesozoico. Non si sa effettivamente se le rudiste fossero veri e propri organismi costruttori, ma di certo l’habitat era quello di barriera. Questi animali furono tra i molti gruppi ad estinguersi alla fine del Cretaceo. Altri molluschi che scomparvero in quell’estinzione di massa furono gli inocerami (Inoceramus).