Il modello proposto nella classica sequenza di Bouma rappresenta una situazione ideale di deposizione di un singolo strato. Alla base della sequenza si trova una superficie di erosione, sopra la quale si depositano man mano i sedimenti, in regimi di flusso con energia decrescente verso l'alto. I fanghi finali si depongono per decantazione.
In particolare:
E: fanghi massicci, non gradati, spesso bioturbati, granulometria finissima;
D: sabbie fini e silt laminati parallelamente;
C: sabbie con laminazione obliqua, lamine convolute e ripples;
B: sabbie con laminazione parallela;
A: sabbie da fini a molto grossolane gradate normalmente.
Se si osserva il deposito torbiditico in pianta, una possibile sequenza di Bouma completa si troverà in una sezione nei pressi dello sbocco del canyon sottomarino, nel punto in cui il sedimento comincia ad espandersi sul fondale. Se invece osserviamo il deposito da una sezione longitudinale troveremmo una struttura convessa verso l'alto con pendenza sempre meno inclinata man mano che ci si allontana dallo sbocco del canyon (struttura conoidale). Le stratificazioni interne seguono a loro volta questo tipo di sviluppo, anche se i loro spessori tendono ad accrescersi verso la base del deposito (il fondale marino). La sequenza completa di Bouma anche in questo caso sarà posta nelle vicinanze dello sbocco del canyon, anche se leggermente spostata verso l'esterno, dal momento che il sedimento più sottile inizia a depositarsi solo dopo i livelli sabbiosi.