Il Mammut sardo è un piccolo proboscidato vissuto in Sardegna e
probabilmente anche in Corsica durante il Pleistocene. In vita non
doveva superare i 150 cm al garrese. È specie endemica, probabilmente
discendente dall'antenato continentale Mammuthus trogontherii. A
differenza degli elefanti nani presenti nelle altre
isole del Mediterraneo, considerati paleoxodontini e imparentati con
l'Elephas falconeri, l'Elephas cypriote e l'Elephas chaniensis, il
mammut sardo, oltre ad essere l'unico mammut endemico d'Italia, è stato
ritrovato sin dal XIX secolo in diverse zone dell'Isola di Sardegna.
Resti fossili furono rinvenuti ad Alghero (Tramariglio), Gonnesa
(CI)(Funtana Morimenta), Sinis (OR) (Capo San Marco). Purtroppo i resti
fossili di questo animale sono piuttosto frammentari, infatti oltre a
sporadici ritrovamenti di denti isolati, l'unico esemplare di cui
possediamo parte dello scheletro è quello ritrovato presso Gonnesa alla
fine del 1800. Di esso sono stati recuparati alcuni frammenti degli
arti, del bacino, alcune vertebre, costole e la mandibola. Parte dei
resti è andata dispersa, altri sono finiti in musei esteri ed altri
ancora in musei italiani. I calchi di buona parte delle ossa ritrovate a
Gonnesa sono oggi esposti nel Museo PAS di Carbonia. Per saperne di più: http://www.langolodellageologia.com/2013/08/elefante-nano.html