La Pietra pendula, famoso masso erratico, descritto da Antonio Stoppani, nelle prealpi lombarde |
Nel 1821, durante la "Piccola era glaciale" Ignaz Venetz, ingegnere svizzero, studiò i ghiacciai per comprenderne il funzionamento. Raccolse testimonianze sull'avanzamento degli stessi e constatò un fenomeno che prima non era stato valutato: sui ghiacciai giacevano importanti blocchi e materiale minuto e sul fronte degli stessi si formavano colline di detriti, poi indicate con il nome di morene che ne indicano il loro punto finale. La constatazione che queste morene esistevano anche molto più a valle di dove si trovavano allora, fece avanzare l'ipotesi, ora unanimemente riconosciuta valida, che il fenomeno dipendeva dagli avanzamenti e dalle ritirate delle lingue di ghiaccio in ere successive.
La Serra, morena lunga 25 km che chiude l'anfiteatro morenico di Ivrea, in Piemonte. |
I massi erratici non sono perciò che le tracce di antiche morene che i ghiacciai hanno lasciato ritirandosi.