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Dorsali Medio Oceaniche |
Le
dorsali oceaniche sono strutture create dove due placche si allontanano e il sottostante mantello astenosferico risale depressurizzandosi in condizioni semiadiabatiche. Ciò permette la fusione parziale del mantello tra i 30 e 100 km di profondità. I magmi risalgono in superficie a formare nuova crosta oceanica di composizione basaltica (MORB, Mid ocean ridge basalts). La superficie terrestre è attraversata da oltre 65.000 km di dorsali oceaniche, le più importanti delle quali sono la dorsale pacifica (EPR, East pacific rise), la dorsale atlantica (MAR, Mid atlantic ridge) e quella Indiana (Indian ridge). La dorsale pacifica è la più veloce avendo tassi di espansione oceanica anche di oltre 150 mm/anno. In corrispondenza delle dorsali oceaniche il flusso di calore aumenta e diminuisce la velocità delle onde sismiche per la presenza di mantello parzialmente fuso al di sotto di esse che ne riduce la rigidità. Diminuisce, inoltre, la batimetria oceanica che è mediamente di ca. 2500 m; le dorsali possono anche emergere come in Islanda, oppure trovarsi a profondità di 4000 m come nel Bacino di Cayman, nel mare Caraibico. Sono caratterizzate da terremoti di magnitudo mediamente inferiore a 7,5, sia perché sono zone con alto flusso di calore (>150÷200 mW m−2) sia perché rompere le rocce in estensione richiede molta meno energia che non in compressione come lungo le zone di subduzione.
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Dorsale medio-atlantica nel sud dell'Islanda, presso il parco nazionale di Þingvellir. |
Le
dorsali oceaniche sono strutture mobili al di sopra del mantello, anche loro scollate rispetto all’astenosfera sottostante, e costituiscono le zone di produzione di nuova crosta oceanica che copre circa due terzi della superficie terrestre. La crosta oceanica man mano che si allontana dalla dorsale, assieme a una parte del mantello sottostante, si raffredda e raggiunge profondità fino a oltre 6000 m perché diviene progressivamente più densa. Le dorsali veloci presentano un gradiente batimetrico minore rispetto alle zone batiali adiacenti, e una forma a cuspide; quelle lente presentano una rift valley con faglie distensive e graben ben sviluppati. Le dorsali oceaniche sono segmentate da faglie trascorrenti ortogonali dette trasformi, in cui il rifting si trasferisce ai vari segmenti di dorsale. La crosta oceanica, raffreddandosi congela al di sotto della temperatura di Curie i minerali ferromagnetici che si orientano nella direzione del campo magnetico. L’analisi dei fondali marini adiacenti le dorsali oceaniche, effettuata con magnetometri dagli anni Cinquanta del XX sec. in poi, ha permesso di ricostruire la polarità, oltre che l’intensità del campo magnetico al momento della fissazione dei minerali. La specularità della registrazione magnetica sui due lati delle dorsali ha dimostrato in modo definitivo la mobilità della litosfera e, dunque, la tettonica delle placche.