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lunedì 5 settembre 2016

Ardito Desio

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Ardito Desio (Palmanova, 18 aprile 1897 – Roma, 12 dicembre 2001) è stato un esploratore e geologo italiano.
Primogenito di Antonio e Caterina Zorzella di Cividale, ebbe due sorelle, Nelsa e Bruna; frequentò le scuole elementari a Palmanova, le medie inferiori a Udine, le superiori a Cividale e poi a Udine nel liceo Jacopo Stellini.
Nel 1915 si arruolò come volontario della prima guerra mondiale e prestò servizio dapprima in una compagnia di Bersaglieri ciclisti, poi come ufficiale degli Alpini. Assegnato all'8º Reggimento Alpini e caduto in prigionia sul Monte Pasubio, trascorse un anno in Boemia.

Nel 1920 si laurea in Scienze Naturali presso l'Istituto di Studi Superiori di Firenze con Carlo De Stefani, di cui diviene assistente, prima di prestare analogo servizio negli atenei di Pavia e Milano. Dal 1927 al 1972 copre la cattedra di geologia all'Università di Milano, dove fonda l'Istituto di Geologia. È anche presidente della Società Geologica Italiana. Nel 1972 è insignito del titolo di Professore Emerito.

Autore di oltre 400 testi che illustrano i risultati di ricerche svolte in Italia, in Asia e in Africa, ottenne i risultati più notevoli in Libia (allora colonia italiana), ove tra il 1926 e il 1940 effettuò numerosi rilievi scoprendo ricche sorgenti sotterranee d'acqua nella zona di Misurata e nella Gefara, e rinvenendo anche giacimenti di petrolio. Fu però in seguito criticato per non aver saputo intuire l'importanza strategica del petrolio libico, che non venne conseguentemente valorizzato in modo adeguato durante la dominazione italiana.

Nel 1929 partecipa alla spedizione italiana guidata da Aimone d'Aosta al Karakorum; in seguito organizzerà e dirigerà 15 spedizioni in Asia e Africa.

Nel luglio del 1954 è organizzatore e capo della spedizione del Club Alpino Italiano al K2, durante la quale Achille Compagnoni e Lino Lacedelli vincono per la prima volta la vetta del monte himalaiano.

Dopo la fortunata conquista, che lo rende famoso pur non essendo egli un alpinista ma un ricercatore, Desio continua ad impegnarsi in molti campi e ad occuparsi delle amate montagne. Nel 1987 progetta una spedizione avente lo scopo di ottenere misure più precise dell'altitudine della vette dell'Everest. Ultranovantenne visiterà i laboratori installati al campo base delle montagne himalaiane.

Ardito Desio si spegne il 12 dicembre 2001 all'età di 104 anni, dopo esser stato sottoposto a un intervento chirurgico per ridurre una frattura al femore a seguito di una caduta accidentale avvenuta a Orbetello in Toscana, dove si trovava in vacanza. Viene sepolto come da suo desiderio nel cimitero della città natale, Palmanova.

Oggi l'Archivio Desio, che contiene la documentazione testuale, fotografica e filmata dell'attività esplorativa e scientifica di Desio, è ospitato presso la sede della sezione di Roma del Club Alpino Italiano. La sezione testi dell'archivio è composta sia dagli scritti scientifici che dai diari delle spedizioni, dalle relazioni tecniche, da poster e cartoline e dai carteggi personali dello scienziato; la sezione immagini è costituita da circa quarantamila fotografie di vari autori e da circa quaranta filmati in bianco e nero e a colori. L'archivio contiene inoltre una sezione oggettistica, principalmente riguardante oggetti utilizzati nelle spedizioni o strumentazione fotografica e tecnico-scientifica.