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lunedì 16 settembre 2024

Geologia - La Selce

Livelli di Selce in un affioramento roccioso
La selce è una roccia sedimentaria composta quasi esclusivamente di silice.

Questa roccia si forma in due modi:
per accumulo di resti di organismi a guscio o scheletro siliceo quali radiolari, diatomee, silicoflagellati e spugne, prendendo il nome di radiolarite o diatomite.
per segregazione e accumulo di silice, proveniente da rocce terrigene e rocce carbonatiche.

La selce tende a concentrarsi in lenti estremamente compatte e pressoché inattaccabili dagli agenti atmosferici, peculiarità che, insieme con la relativa abbondanza, la durezza e la frattura concoide ne hanno fatto il materiale principe delle prime industrie litiche.
Punte di frecce in Selce
Le selci lavorate sono una testimonianza fondamentale dei primi insediamenti umani, le tecniche lavorative utilizzate per crearle (scheggiatura) consentono di individuare diversi periodi della preistoria. L'uso è continuato, poi, fino a periodi relativamente recenti. Nel XVII secolo erano ancora adoperati, specialmente presso i popoli delle Americhe, coltelli con la lama di questo materiale che veniva usato anche per le punte delle frecce. È necessario però distinguere la selce lavorata dalle sue schegge naturali, chiamate eoliti.

La selce, in quanto pietra focaia, è stata fondamentale anche per il funzionamento degli acciarini manuali (in Europa e nel bacino del Mediterraneo almeno dall'età altomedievale) e, dal XVII al XIX secolo, anche per far scintillare i meccanismi accensivi delle armi da fuoco, fino all'avvento delle armi "a percussione".