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sabato 26 agosto 2017

La Corrosione

Immagine ravvicinata di una pellicola di ossido.
Il termine corrosione indica un processo di consumazione lenta e continua (dal lat. com- particella indicante insistenza e rodere, per "consumare"). A questo fenomeno possono essere soggetti i più diversi materiali, ma la forma di corrosione per antonomasia è certo quella a cui sono soggetti i materiali metallici (cioè i metalli e le loro leghe). La corrosione dei metalli può essere definita come un processo di degradazione e ricomposizione con altri elementi.
Gli ossidi, come la ruggine, si formano quando l'ossigeno reagisce con altri elementi.
Questi si trovano ad un livello energetico maggiore di quello a cui stanno i corrispondenti minerali e, in determinate condizioni ambientali, sono soggetti a corrosione.

A seconda della parte del materiale metallico interessata dalla corrosione, si parla di:
corrosione diffusa (o corrosione generalizzata): se tutta la superficie del materiale è interessata dalla corrosione;
corrosione uniforme: se la corrosione interessa tutta la superficie del materiale e l'entità degli effetti corrosivi è uguale in ogni punto della superficie;
corrosione localizzata: se la corrosione interessa solo alcune zone del materiale; la zona interessata dalla corrosione può presentare diverse morfologie, ad esempio: ulcere, crateri, caverne, punte di spillo, cricche;
corrosione selettiva: se la corrosione ha luogo in zone specifiche del materiale; a questa tipologia appartengono la corrosione intragranulare (in cui si ha la corrosione di singoli grani cristallini) e la corrosione intergranulare (che avviene in corrispondenza dei bordi di grano).
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