"Fondamenti di geografia fisica" discende da un capostipite illustre, il manuale "Physical Geography" pubblicato nel 1951 da Arthur Newell Strahler. Questa edizione, più essenziale, è frutto di un'attenta revisione che riguarda soprattutto i temi di pedologia e geomorfologia trattati nella seconda parte, inglobando i notevoli progressi resi possibili dai nuovi strumenti di ricerca e di trattamento dei dati. Particolare attenzione è stata dedicata agli effetti del cambiamento climatico e alle nuove prospettive di osservazione della superficie terrestre offerte dal telerilevamento. I grandi progressi tecnologici e delle modalità di osservazione e visualizzazione dei processi fisiogeografici hanno permesso di affiancare al testo scritto non soltanto fotografie tradizionali, disegni e carte, ma anche animazioni, archivi di dati e immagini, proposte didattiche interattive ed escursioni virtuali attraverso Google Earth. I curatori dell'edizione italiana hanno inoltre inserito immagini e argomenti riferiti al nostro contesto geografico, come lo sviluppo di fonti energetiche alternative solari ed eoliche, la crescente frequenza e intensità anche in Italia dei fenomeni meteorologici estremi e delle alluvioni, la particolare fragilità del nostro territorio per frane e smottamenti, l'esposizione al al rischio sismico e vulcanico, i gravi effetti delle diverse fonti di inquinamento e del riscaldamento globale, l'erosione dei litorali delle coste adriatiche.