lunedì 29 aprile 2019

Rio Tinto - Spagna

Fotografia di Jenn Macalady/Becky McCauley/Hiroshi Hamasaki
Intorbidito da particulati e dagli ossidi di ferro raccolti sulle terrazze su cui scorre, il Rio Tinto in Spagna accoglie una straordinaria diversità di microrganismi estremofili, tra cui alghe e funghi.

Il letto del fiume è rivestito da una pellicola microbica coperta da ossidi di ferro gialli precipitati. A causa delle somiglianze geologiche con Marte, gli studiosi del Mars Astrobiology Research and Technology Experiment (MARTE) hanno testato in quest'area la possibilità di trivellare la superficie marziana in cerca di vita subsuperficiale.

Le trivellazioni erano comandate a distanza, e l'esperimento ha decretato che possono condursi con successo anche su Marte.



Lago Simba - Cile

Fotografia High Lakes Project/NASA Astrobiology Institute/SETI CSC/NASA Ames Research Center
I laghi vulcanici più alti del mondo si trovano sulle Ande, in America del Sud. La loro altitudine e il loro isolamento ne fanno un ottimo esempio di come potevano essere i laghi su Marte 3,5 miliardi di anni fa. Il Simba, a 5.872 m di altezza, è rosso a causa delle alghe che hanno sviluppato questi pigmenti per proteggersi dai raggi UV. Poiché galleggiano in superficie, la colonna d'acqua non basta a proteggerle.

Gli astrobiologi che lavorano qui studiano l'impatto sull'ambiente di cambiamenti climatici rapidi e la capacità di adattamento delle forme di vita per comprendere l'evoluzione dei primi ecosistemi su Marte e sulla Terra.


domenica 28 aprile 2019

Uccelli con quattro ali

dal sito del Corriere della Sera

Uccelli con quattro ali - I primi uccelli erano dotati di quattro ali. Lo dimostrano i fossili di undici uccelli primitivi vissuti durante il Cretaceo inferiore (150-100 milioni di anni fa), ritrovati nella Cina nord-orientale. Gli esemplari appartengono a quattro diversi gruppi di uccelli primitivi: Sapeornis, Yanornis, Confuciusornis ed Enantiornithes. Tutti presentano grandi piume in corrispondenza delle zampe posteriori, una caratteristica che finora era stata ritrovata solo in alcuni dinosauri, mai negli uccelli. Secondo i paleontologi gli uccelli nel corso dell'evoluzione avrebbero perso gradualmente le piume sulle zampe posteriori, che si sarebbero ricoperte di squame diventando così utili più adatte per camminare sul terreno (Afp/Stmn)

Research published suggests that the earliest birds had four wings, not two. An excellent example of transitional fossils between four-limbed dinosaurs and two-winged birds.
More information: http://bit.ly/YtSTin

Gneiss - Rocce metamorfiche


[dal tedesco Gneis, nome con cui i minatori dell'Erzgebirge indicavano un particolare tipo di roccia]. Roccia prodotta da metamorfismo regionale di medio e alto grado, i cui costituenti fondamentali sialici (quarzo, ortoclasio, plagioclasi) e femici (miche, pirosseni e anfiboli) sono disposti in livelli alternati chiari e scuri, con più o meno distinta tessitura scistosa. Gli gneiss hanno affinità con i micascisti, ma si differenziano per un maggior contenuto in feldspati potassici e scarsità di miche. Si definiscono ortogneiss gli gneiss derivanti da metamorfismo di rocce eruttive persiliciche e mesosiliciche, e paragneiss quelli derivanti da metamorfismo di rocce sedimentarie di analoga composizione chimica, distinguibili, dato l'aspetto spesso identico, solo in base all'esame delle condizioni geologiche di giacitura e di associazione con altri tipi di rocce metamorfiche. Gli ortogneiss possono essere classificati in base alla roccia di provenienza; per lo più sono granitici, ma anche granodioritici, dioritici e sienitici. Gneiss anfibolici sono definiti gli gneiss privi di ortoclasio e ricchi di anfiboli derivanti da metamorfismo di rocce gabbro-dioritiche. I paragneiss derivano dal metamorfismo di rocce sedimentarie clastiche con un sensibile contenuto di materiale eruttivo: paragneiss conglomeratici, arenacei, micacei (gneiss sillimanitici e granatiferi, kinzigiti), ecc. Gneiss derivati da rocce sia eruttive sia sedimentarie per metamorfismo di grado elevato sono le granuliti, composte da quarzo, ortoclasio, plagioclasi, granati, mentre i minerali micacei sono assenti o scarsi. In Italia gli ortogneiss sono frequenti nelle Alpi Occidentali (massicci dell'Argentera, Dora-Maira, Gran Paradiso) e Centrali, dove sono indicati col termine generico di gneiss centrale, e inoltre nell'Aspromonte e in Sardegna; anche i paragneiss sono presenti nell'arco alpino, intercalati ai micascisti o attorno ai nuclei ortogneissici dei massicci ercinici, in Calabria e nella Sardegna centrale e orientale.
Campione di Gneiss

sabato 27 aprile 2019

Lítla Dímun - Curiosità della Terra


Lítla Dímun è una piccola isola delle Fær Øer situata a nord-est di Suðuroy e a sud di Stóra Dímun. È la più piccola isola dell'arcipelago - meno di 1 km² di superficie - ed è l'unica disabitata (è abitata solamente da pecore ed uccelli marini). È visibile dai villaggi di Hvalba e di Sandvík.
Il suo nome significa Piccolo Dímun, in contrapposizione a Stóra Dímun (Grande Dimun). Il linguista faroese Jakob Jakobsen (1864-1918), formulò l'ipotesi che «Dimun» fosse un toponimo pre-norvegese, di origine celtica, con il prefisso «di-» che significa «due».
Un terzo dell'isola, la parte meridionale, è costituito unicamente da scogliera; la parte restante risale di quota fino alla vetta del monte Slættirnir (414 m).
Lo sbarco è reso difficile dalla morfologia costiera, e può essere effettuato solo in condizioni meteorologiche e di mare perfette. Le falesie possono essere scalate con l'aiuto delle corde disposte dai proprietari delle pecore.

Earthquakes - Terremoti - Tavola schematica in HD

Clicca sopra per ingrandire
In geofisica i terremoti (dal latino terrae motus, che vuol dire "movimento della terra"), in lingua anglosassone Earthquake, detti anche sismi o scosse telluriche (dal latino Tellus, dea romana della Terra), sono vibrazioni o oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, della crosta terrestre, provocate dallo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo.

giovedì 25 aprile 2019

Danxia Landform - Cina


Danxia Landform in Zhangye City, northwest China's Gansu Province, Danxia is a special landform from reddish sandstone that has been eroded over time into a series of mountains surrounded by curvaceous cliffs and many unusual rock formations. (Xinhua/Shi Youdong)


Formata da strati di arenaria rossastra, il terreno è stato eroso nel corso del tempo, formando una serie di montagne circondate da scogliere e insolite formazioni rocciose. L'area è molto frequentata dai turisti che vengono a godersi passeggiate panoramiche e gite in barca.
da:http://www.cadoinpiedi.it/2012/07/16/cina_le_rocce_che_sembrano_dipinte_a_mano_-_foto.html





lunedì 22 aprile 2019

Grand Canyon - Qualche numero


Il Grand Canyon è un'immensa gola creata dal fiume Colorado nell'Arizona settentrionale. È lungo 446 chilometri circa, profondo fino a 1.600 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 27 chilometri. Quasi due miliardi di anni della storia della Terra sono emersi alla luce grazie all'azione del Colorado e dei suoi affluenti, che in milioni di anni hanno eroso, grazie all'azione delle sue acque, gli strati sedimentari e grazie anche al sollevamento del Colorado Plateau si è messa in luce una delle più belle sezioni geologiche della Terra.
http://www.langolodellageologia.com/2012/03/grand-canyon.html

Lave a corda - Pahoehoe


Lave a corda, dette anche Pahoehoe (ossia "pietre su cui si può camminare") dalle popolazioni hawaiane. Si tratta di lave basaltiche che scorrono a fiumi, uno strato sopra l'altro. Il più superficiale solidifica, mentre i sottostanti, scorrendo, lo incurvano. Solidificando, sono responsabili della forma dei cosiddetti vulcani a scudo.

Lingua di lava emessa da una fessura vulcanica nell'Isola di Hawaii.

sabato 20 aprile 2019

Corniola grezza


La corniola è una varietà molto nota di calcedonio. La sua colorazione più pregiata è quella di un rosso-arancio, dovuto alla presenza di ossidi di ferro, mentre le tonalità più chiare sono da attribuirsi all'idrossido di ferro. Se si sottopone il minerale ad un leggero riscaldamento, il suo colore diventa più intenso.
La durezza è 7 della scala di Mohs, come per tutti i quarzi, e questo fatto la rende molto adatta ai lavori di incisione oltre che alla produzione di sfere di collane.

Per gli antichi Egizi la corniola, era il rosso simbolo della vita: legata a precise pratiche religiose, aveva il compito di accompagnare i defunti durante il viaggio verso l'aldilà, per questo la gemma adornava anche il prezioso pettorale funerario del faraone Tutankhamon. In corniola poi venivano scolpiti molti animali sacri come l'ariete di Amon ed il falco Horus (simbolo del sole). Nel Buddhismo è uno dei sette tesori, simboleggia la saggezza.
I giacimenti più noti, anticamente sfruttati già dai Romani, erano quelli situati in Arabia, India e in Persia. Attualmente la corniola si estrae nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul e in Uruguay.

Orogenesi Ercinica


L'Orogenesi Ercinica o Orogenesi Varisica, è il processo che ha contribuito alla formazione delle montagne europee in seguito alla collisione continentale, avvenuta nel tardo Paleozoico, tra l'Euramerica (o Laurussia) e il Gondwana che diede origine al supercontinente Pangea.

Questo processo orogenetico è avvenuto tra il Carbonifero (350 milioni di anni fa) ed il Permiano (250 milioni di anni fa). Trae il proprio nome da quello della Selva Ercinia.

 

giovedì 18 aprile 2019

Blastoidi (Blastoidea)



I blastoidi (Blastoidea) sono un gruppo estinto di echinodermi. Spesso chiamati “boccioli di mare” a causa del loro aspetto, come molti altri gruppi di echinodermi si svilupparono nell’Ordoviciano, per poi raggiungere il culmine della diversità nel corso del Carbonifero ed estinguersi alla fine del Permiano. Sono particolarmente comuni in terreni nordamericani del Mississippiano (come in Illinois, Kentucky, Tennessee e Indiana).

Blastoids (Class Blastoidea) are an extinct type of stemmed echinoderm. Often called sea buds, blastoid fossils look like small hickory nuts. They originated, along with many other echinoderm classes, in the Ordovician period and reached their greatest diversity in the Mississippian subperiod of the Carboniferous period. Blastoids persisted until their extinction at the end of Permian, about 250 million years ago. Although never as diverse as their contemporary relatives, the crinoids, blastoids are common fossils, especially in many Mississippian-age rocks.

Mammuthus lamarmorae - Il Mammut Sardo


Mammuthus lamarmorae
Il Mammut sardo è un piccolo proboscidato vissuto in Sardegna e probabilmente anche in Corsica durante il Pleistocene. In vita non doveva superare i 150 cm al garrese. È specie endemica, probabilmente discendente dall'antenato continentale Mammuthus trogontherii. A differenza degli elefanti nani presenti nelle altre isole del Mediterraneo, considerati paleoxodontini e imparentati con l'Elephas falconeri, l'Elephas cypriote e l'Elephas chaniensis, il mammut sardo, oltre ad essere l'unico mammut endemico d'Italia, è stato ritrovato sin dal XIX secolo in diverse zone dell'Isola di Sardegna. Resti fossili furono rinvenuti ad Alghero (Tramariglio), Gonnesa (CI)(Funtana Morimenta), Sinis (OR) (Capo San Marco). Purtroppo i resti fossili di questo animale sono piuttosto frammentari, infatti oltre a sporadici ritrovamenti di denti isolati, l'unico esemplare di cui possediamo parte dello scheletro è quello ritrovato presso Gonnesa alla fine del 1800. Di esso sono stati recuparati alcuni frammenti degli arti, del bacino, alcune vertebre, costole e la mandibola. Parte dei resti è andata dispersa, altri sono finiti in musei esteri ed altri ancora in musei italiani. I calchi di buona parte delle ossa ritrovate a Gonnesa sono oggi esposti nel Museo PAS di Carbonia.
Per saperne di più: 
http://www.langolodellageologia.com/2013/08/elefante-nano.html


mercoledì 17 aprile 2019

Ethiopian Opals

 
Ethiopian Opals

L'opale è un minerale amorfo (silice idrata: SiO2·nH2O), ha un colore variabile dal trasparente al bianco latte, con una infinità di differenti intermedi (verde, rosso, giallo, marrone, nero). Il contenuto in acqua può arrivare fino al 20%. La formazione dell'opale avviene mediante lento deposito geologico di un gel colloidale di silice a bassa temperatura.
Esso comprende molte varietà fra cui l'opale comune, l'opale nobile, l'opale nera, l'opale d'acqua, l'opale di fuoco, l'opale xiloide e la ialite.
Per saperne di più: http://www.langolodellageologia.com/2012/11/opale-opal.html



Lago di Misurina


Il lago di Misurina è il lago naturale più grande del Cadore e si trova a 1 754 m s.l.m. a Misurina, frazione di Auronzo di Cadore (Belluno).


lunedì 15 aprile 2019

Tianmen Cave


La Montagna Tianmen (Cinese: 天门山; pinyin: Tiānmén Shān) è una montagna situata all'interno del parco nazionale della montagna Tianmen a Zhangjiajie, nell'Hunan nordoccidentale in Cina.

La compagnia francese Poma ha costruito una funivia nei pressi della stazione ferrovia di Zhangjiajie che porta sulla sommità della montagna. Sarebbe la più lunga funivia adibita al trasporto di persone di alta montagna nel mondo con una lunghezza di 7455 metri e una ascensione di 1279 metri. La più alta inclinazione: 37 gradi.
Sulla montagna si può visitare l'omonima caverna naturale con un'apertura di 131,5 metri.

Geologia strutturale

Description: Ductile deformation and folding. Europe; United Kingdom; Wales
Photo ID: hdejui | Photographer: Marli Miller University of Oregon |Credit Line: Copyright © Marli Miller, University of Oregon

La geologia strutturale è lo studio delle deformazioni delle rocce provocate dalle forze esistenti all'interno della crosta terrestre. Gli effetti di tali forze o stress tettonici sono conservati nelle rocce sotto forma di strutture deformative permanenti quali le fratture, le faglie e le pieghe.

Lo scopo della geologia strutturale è l'analisi di queste strutture deformative, soprattutto a scala mesoscopica, cioè dell'affioramento roccioso, e microscopica. A tal fine si utilizzano tre strategie principali legate tra loro: analisi descrittiva, cinematica e dinamica.
L'analisi descrittiva consiste nell'individuazione e descrizione delle strutture deformative e nella misura della loro orientazione e caratteristiche principali.
L'analisi cinematica è finalizzata all'interpretazione dei movimenti relativi che hanno prodotto le strutture deformative.
L'analisi dinamica interpreta tali movimenti in termini meccanici, per definire le forze e le pressioni che hanno prodotto la deformazione. Più precisamente, l'analisi dinamica è lo studio della relazione tra lo sforzo e la deformazione. Analizzando quest'ultima si può ragionare sulla natura del primo.

In prima approssimazione si può dividere la deformazione permanente in due tipi: fragile e duttile. Nel primo caso abbiamo la generazione di faglie e fratture; nel secondo di pieghe.

Ogni materiale, quindi anche una roccia, sottoposto ad uno sforzo reagisce deformandosi. La reazione ad una prima applicazione dello sforzo è di tipo elastico: l'eliminazione dello sforzo elimina anche la deformazione; ad un ulteriore incremento dello sforzo la deformazione entra nel campo plastico: anche annullando lo sforzo applicato la deformazione è ormai permanente; incrementando lo sforzo oltre questo punto, si incrementa la deformazione; esiste un limite alla capacità di una roccia di adattarsi allo sforzo deformandosi plasticamente: la rottura (deformazione fragile).

Per ogni tipo di roccia, i confini tra i campi elastico, plastico e rigido variano; variano per le caratteristiche del materiale e per le condizioni di pressione etemperatura a cui avviene la deformazione. Anche la velocità di applicazione dello sforzo è fondamentale. Così una roccia può essere elastica, plastica o fragile a seconda delle condizioni geologiche baro-termometriche, dell'ampiezza e del tempo di applicazione dello stress tettonico.

Ad esempio, una roccia fragile ha un ampio campo rigido: sottoposta a sforzo si rompe dopo una trascurabile deformazione plastica.

Analizzando l'orientazione e la distribuzione nello spazio dei piani di faglia, delle fratture, dei fianchi, cerniere e piani assiali di pieghe, ed altri elementi strutturali rilevabili con metodi diretti o indiretti, si può risalire al tipo e all'orientazione dello sforzo tettonico subito dalla roccia e quindi alla storia geologica del settore di crosta terrestre interessato dai fenomeni di deformazione.

I cambiamenti a grande scala che interessano la crosta terrestre in seguito all'azione di queste forze sono oggetto di studio della Tettonica. A tal scopo, le informazioni di dettaglio ottenute mediante la Geologia Strutturale sono integrate arealmente per ricostruire l'architettura e l'evoluzione delle strutture deformative di rango superiore e determinare la loro influenza sui processi di modellazione della superficie terrestre, di trasformazione delle caratteristiche delle rocce in profondità, di produzione e messa in posto dei magmi e di generazione dei terremoti. Tra gli effetti principali che la deformazione crostale produce sulla superficie terrestre ci sono le catene montuose, quali l'Himalaya, le Ande, le Alpi e le dorsali medio oceaniche, e le grandi depressioni chiamate bacini, quali i principali oceani, il Mediterraneo e l'Egeo.

La Geodinamica si occupa di determinare le cause che producono le principali forze responsabili della deformazione del nostro pianeta. Tipicamente, questa disciplina geologico-geofisica si occupa dei fenomeni che interessano le parti più profonde del nostro pianeta ed il mantello in particolare, dai cui movimenti dipende la migrazione delle placche tettoniche in cui è divisa la crosta terrestre.

sabato 13 aprile 2019

Parco nazionale di Zion


POTD August 1, 2013: Zion National Park, Washington County, Utah.
Photographer: Lance Weaver
Il Parco nazionale di Zion (in inglese Zion National Park) è situato nel sud-ovest degli Stati Uniti, nello stato delloUtah. Ha una superficie di 593 km² e un'altitudine che varia dai 1.128 metri s.l.m. del letto del torrente Coalpits ai 2.660 metri del monte Horse Ranch.

Cuore del parco è il canyon di Zion, una gola lunga 24 km e profonda 800 m, scavata dal ramo settentrionale delVirgin River (North Fork Virgin River). Nel 1909, al fine di proteggere il canyon, venne istituito il Monumento nazionale Mukuntuweap, trasformato nel Parco nazionale di Zion nel 1919. La sezione dei Kolob Canyons, dichiarata monumento nazionale nel 1937 e inizialmente distinta dal parco, ne divenne parte nel 1956.
per saperne di più: Parco nazionale di Zion

La Geologia del Piemonte - Video


Come si sono formate le vette delle Alpi e degli Appennini che coronano la nostra regione? E le colline sulle quali l’uomo coltiva da secoli prestigiosi vitigni e per questo oggi riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco? E come ha avuto origine la vasta pianura che dalla Valle del Po arriva fino al Mare Adriatico?

Per rispondere a queste domande, Arpa Piemonte ha realizzato un filmato di pochi minuti in cui racconta le tappe principali dell’evoluzione geologica della nostra regione: dall’apertura dell’Oceano della Tetide allo scontro tra i continenti Africa ed Europa, dalla nascita delle Alpi alla loro erosione da parte dei fiumi con la formazione dei depositi che costituiscono le colline e le pianure piemontesi.


giovedì 11 aprile 2019

Malachite

Malachite dal Congo
La Malachite è un carbonato basico di rame, di formula Cu₂[(OH)₂|CO₃], cristallizzato nella classe prismatica del sistema monoclino. Raramente in cristalli isolati e distinti, si presenta sotto forma di masse compatte concrezionate, in incrostazioni stalattitiche reniformi o mammellonari, colorate in verde smeraldo e spesso con zonature concentriche verdi e verde-scuro.

Museo civico di storia naturale a Milano: Malachite. Foto di Giovanni Dall'Orto, 22-4-2007.
La malachite è un minerale di origine secondaria e si trova, spesso in associazione a limonite e cuprite, nella zona di ossidazione dei giacimenti di solfuri di rame; principali giacimenti sono quelli della Siberia, dell'Arizona, dello Zimbabwe, del Cile e soprattutto del Congo.
Malachite needles
La malachite fu largamente diffusa nell'ornamentazione fin dall'antichità (si ricordano per esempio le colonne del tempio di Diana a Efeso), in oreficeria e nella gioielleria. Difficile a lavorarsi per la sua fragilità, è per lo più impiegata in sottili lastre di rivestimento. Fra gli esemplari di grandi dimensioni si ricordano i vasi di produzione russa del sec. XIX della collezione Genova di Venezia e quelli dei Musei Vaticani.
Malachite: uno dei colori usati nella realizzazione dei papiri egizi. Museo del papiro a Siracusa. Foto di Giovanni Dall'Orto, 19 marzo 2014.
Testo tratto da http://www.sapere.it/

Mappa Geologica dei fondali Oceanici - Scaricabile


Per saperne di più: http://www.nicolasparubets.ca/correlation_between_powerful_earthquakes.html

mercoledì 10 aprile 2019

Delta del Nilo


Il delta del Nilo visto dal satellite (Immagine Landsat in falsi colori). Erodoto fu il primo geografo a chiamare quest'area triangolare delta, termine che acquistò popolarità.

Nel secolo XIX Charles Lyell applicò questo termine per indicare i terreni, costituiti da depositi alluvionali, creati dai fiumi alle loro foci, svincolando quindi il termine geografico dalla forma triangolare.
Il Nilo di Notte visto dallo spazio. Notare il delta illuminato.

domenica 7 aprile 2019

Feldspato

Cristalli di Feldspato
Feldspato è il nome di un importante gruppo di minerali che costituiscono probabilmente il 60% della crosta terrestre. I feldspati si cristallizzano dal magma sia nelle rocce intrusive che in quelle effusive; sono anche presenti in molti tipi di rocce metamorfiche e sedimentarie. Il nome deriva dal tedesco Feld (campo) e Spath (termine che indica in modo generico un minerale a struttura laminare). I feldspati possono essere triclini o monoclini.

Questo gruppo di minerali è diviso in quattro parti:
feldspati di potassio, questo tipo consta di vari tipi di struttura cristallina: monoclina (ortoclasio), triclina (microclino), monoclina con abito tabulare (sanidino);
feldspati di sodio, sono triclini come l'albite;
feldspati di calcio, sono triclini come l'anortite;
feldspati di bario, comprendono la celsiana.

Feldspato Potassico
I cristalli sono generalmente prismatici all'incirca tabiulari, comunemente geminati. Nell'ortoclasio i due cristalli geminati possono essere compenetrati l'uno nell'altro.
L'ortoclasio è un minerale appartenente al gruppo del feldspato. Si forma quando un atomo di silicio su quattro viene sostituito dall'alluminio.
Chimicamente, i feldspati sono composti da silicio, ossigeno, alluminio, sodio, potassio, calcio e bario. Il silicio si trova al centro di tetraedri con ai vertici quattro atomi di ossigeno, l'alluminio sostituisce il silicio secondo regole fisse o casuali secondo il tipo di feldspato. Possono esistere specie isomorfe di feldspati per sostituzioni tra potassio e sodio, sodio e calcio, potassio e bario.
Per saperne di più e per altre immagini vai su http://it.wikipedia.org/wiki/Feldspato

sabato 6 aprile 2019

Great Blue Hole (Belize, Mar dei Caraibi) - Contiene Video

Great Blue Hole (Belize, Mar dei Caraibi)
Il Great Blue Hole ("Grande Voragine Blu") è una grande dolina carsica subacquea situata ad est delle coste del Belize, nel Mar dei Caraibi.

Jacques-Yves Cousteau, colui che fece le prime esplorazioni in questo sito, elesse il Great Blue Hole come uno dei dieci siti di immersione più interessanti al mondo, dopo esservisi recato nel 1971 con la sua nave Calypso per monitorarne la profondità.

Si trova vicino al centro dell'atollo di Lighthouse Reef, a circa 60 km di distanza da Belize City. La cavità è quasi perfettamente circolare, larga oltre 300 metri e profonda 123 metri.

The Advanced Land Imager (ALI) on NASA’s Earth Observing-1 satellite captured this image of the Great Blue Hole and Lighthouse Reef in the Caribbean Sea on March 24, 2009. The Great Blue Hole appears at the center of the image, surrounded by a ring of lighter color caused by elevated coral. In fact, parts of the ring surrounding this feature actually crest the water surface at low tide, but a layer of shallow water covers most of Lighthouse Reef Atoll. Boats leave tiny white tracks on the nearby water surface, and two boats appear to travel away from the Hole in this image. East of the boats, a broad band of aquamarine indicates an area of especially shallow water along the reef’s margin. Along its easternmost edge, the reef crests the ocean surface, where breaking waves from the Caribbean Sea form a jagged line of white.
Facendo parte della Belize Barrier Reef è riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Si formò come grotta calcarea durante l'ultima Era glaciale quando il livello del mare era molto più basso. Quando l'oceano iniziò a rialzarsi la grotta si allagò e il tetto collassò verso il basso, dando forma ad una valle di crollo sommersa.



La Piccola era glaciale (PEG)


Dipinto che mostra il Tamigi completamente ghiacciato, nel 1677. Credit: ABraham Hondius  Museum of  London.
La Piccola era glaciale (PEG), in inglese Little Ice Age (LIA), è un periodo che va dall'inizio del XIV secolo alla metà del XIX secolo in cui ci fu un brusco abbassamento della temperatura terrestre nell'emisfero settentrionale. Questo periodo fu preceduto da un lungo periodo di temperature relativamente elevate chiamato periodo caldo medievale. Un nome alternativo e più corretto per questo periodo è "Piccola età glaciale", a rimarcare il fatto che il lungo lasso di tempo di cui stiamo parlando non arriva ad essere effettivamente un'"era" vera e propria (ossia centinaia di milioni di anni). La PEG, climatologicamente parlando, è considerata una fase Stadiale dell'attuale periodo interglaciale.
Il ghiacciaio del Rodano un secolo fa (1890-1900).
Dal 1300 si è assistito ad un graduale avanzamento dei ghiacciai che nel periodo precedente si erano ritirati molto o erano scomparsi, e si ebbe anche la formazione di nuovi. Tali ghiacciai sono arrivati al culmine della loro estensione intorno al 1850, quando le temperature ripresero ad aumentare causando una nuova riduzione della massa dei ghiacci. Questa fase è tuttora in corso e comporta una conseguente riduzione dell'estensione delle superfici ghiacciate.
Livello del carbonio-14 negli ultimi 1100 anni (scala inversa).
In un primo tempo si credette che la piccola era glaciale fosse un fenomeno globale, ma attualmente si tende a dubitarne. Per esempio la ricostruzione delle temperature medie dell'emisfero nord negli ultimi 1000 anni non mostra un pronunciato raffreddamento. Dai dati raccolti sembra che in questo periodo le temperature medie si siano abbassate soltanto di 1 °C circa. Il dibattito sull’entità di tale raffreddamento, così come del precedente riscaldamento medioevale, rimane tuttavia ancora aperto e non concluso.
Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale
http://www.ecohysteria.net/?p=6227


lunedì 1 aprile 2019

Bacino Endoreico

I principali bacini idrografici del mondo: in grigio le zone endoreiche.
Viene chiamato bacino endoreico un bacino imbrifero senza emissari. Solitamente, i bacini endoreici si rinvengono all'interno di vaste aree continentali, tettonicamente stabili, dove depressioni topografiche locali costituiscono un punto di convergenza del reticolo idrico drenante superficiale, con la conseguente formazione di laghi.


Mare d'Aral - A sinistra com'era nel 1989 a destra ne 2014

Okavango è un fiume dell'Africa sud-occidentale ed è il quarto fiume più lungo dell'Africa (circa 1.600 km). Nasce in Angola dove è chiamato Cubango, scorrendo verso sud costituisce per un tratto il confine tra Angola eNamibia e, in seguito, scorre in Botswana all'interno della Moremi Wildlife Reserve. Prima di entrare in Botswana, il fiume scende bruscamente di circa 4 metri creando una serie di rapide note comePopa Falls. L'Okavango copre il corrispondente bacino endoreico, cioè non sfocia in mare e neppure confluisce in un altro fiume; la foce dell'Okawango si disperde in una palude in un'area del deserto del Kalahari nota come delta dell'Okavango. Parte del fiume scorre nel lago di Ngami, anch'esso privo di sbocchi sul mare. L'area dell'Okavango ospita una riserva naturale nonché una popolazione indigena di circa 100.000 persone. Nella zona vi sono inoltre sacche di disordini causate dai movimenti insurrezionalisti e indipendentisti della striscia di Caprivi.
Bacino endoreico del fiume Okawango - Africa


10 Incredibili formazioni geologiche - Video

Godetevi il Video



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