Distribuzione geografica
La pioggia è uno dei fattori per determinare il clima di una certa regione secondo la classificazione dei climi di Köppen. Le aree tropicali tendono a ricevere grandi quantitativi di pioggia pressoché tutto l'anno data la natura convettiva dei fenomeni e possono ricevere diverse migliaia di millimetri l'anno. I deserti invece sono definiti come quelle zone che ricevono meno di 250 mm di pioggia all'anno. A latitudini più elevate i quantitativi si attestano in genere fra i 500 – 2000 mm, e le precipitazioni sono di origine ciclonica.
Quantità totale
Per quantità totale si intende l'accumulo annuale in una certa località, in genere misurato dal 1º gennaio al 31 dicembre. Si possono adottare diverse convenzioni per le date: ad esempio gli agricoltori del bacino del Mediterraneo preferiscono utilizzare l'annata agraria che va dal 1º settembre al 31 agosto (con stagione secca l'estate). I dati vengono registrati su un lungo periodo (in genere più di 30 anni) per ottenere una statistica significativa e misurare eventuali variazioni dalla norma.
Stazione meteorologica presidiata su terreno con sensori esterni e capannina schermante |
Altezza pluviometrica
La quantità di pioggia caduta viene misurata dai pluviometri in millimetri di accumulo. A tale misura, detta anche altezza pluviometrica, corrispondono altrettanti litri d'acqua piovana su una superficie di un metro quadrato.
I millimetri di pioggia caduti in un'ora definiscono quella che viene chiamata dai meteorologi intensità della pioggia; viene perciò distinta in:
I millimetri di pioggia caduti in un'ora definiscono quella che viene chiamata dai meteorologi intensità della pioggia; viene perciò distinta in:
pioviggine (< 1 mm ogni ora)
pioggia debole (1 – 2 mm/h)
pioggia leggera (2 – 4 mm/h)
pioggia moderata (4 – 6 mm/h)
pioggia forte (> 6 mm/h)
rovescio (> 10 mm/h)
nubifragio (> 30 mm/h)
Alla maggiore intensità del fenomeno corrisponde anche un diametro maggiore delle gocce di pioggia e una velocità superiore d'impatto al suolo dovuta al fatto che le correnti ascensionali non sono in grado di rallentarne la caduta. L'intensità e il movimento delle precipitazioni possono anche essere misurate a distanza attraverso il radar meteorologico.
Frequenza
La frequenza corrisponde ai giorni di pioggia che si ha in un anno. Occorre stabilire un limite minimo alla quantità di pioggia per considerare un giorno come piovoso: in genere questo limite varia fra 0.2–1 mm. La frequenza può anche essere misurata mese per mese.
Distribuzione annuale
Per distribuzione annuale si intende la ripartizione della pioggia tra le varie stagioni dell'anno o tra i singoli mesi nel cosiddetto regime pluviometrico. Quest'ultima voce è molto importante perché regola le precipitazioni, che sono preferibili scarse ma ben distribuite piuttosto che a ingenti quantitativi concentrati in brevi periodi intervallati da periodi di siccità. Questo per non danneggiare le coltivazioni e per il beneficio della vegetazione spontanea.