s. f. [dal fr. marne, che è dal gallico *màrgila; cfr. anche marga]. – Roccia sedimentaria clastica compatta o terrosa, talora scistosa, costituita da calcare misto a quantità variabili di sostanze argillose e contenente spesso anche quarzo, dolomite, bitume, ecc. (m. quarzosa, dolomitica, bituminosa), per cui assume colori diversi, dall’azzurrastro al bruno; alcune varietà vengono usate nella preparazione di cementi.
Fonte Treccani
Roccia sedimentaria grigio-giallastra a grana fine, formata da carbonato di calcio e argilla; è usata per la preparazione di cementi, di calci idrauliche e, in agricoltura, per la correzione di terreni poveri di calcio o argilla o caratterizzati da eccessiva acidità
Etimologia: ← dal fr. marne, alterazione del lat. mediev. margila, voce di origine gallica.
Fonte Garzanti
La marna è una roccia sedimentaria, di tipo terrigeno, composta da una frazione argillosa e da una frazione carbonatica data generalmente da carbonato di calcio (calcite) CaCO3, oppure da carbonato doppio di magnesio e calcio (dolomite) [MgCa(CO3)2]. Nelle marne tipiche la percentuale di carbonato di calcio va dal 35% al 65%; al di sopra e al di sotto di questi valori si hanno termini transizionali a calcari (o dolomie) per alti contenuti di carbonato, oppure ad argille per bassi contenuti di carbonato. Questo tipo di roccia deriva da sedimenti fangosi, di origine prevalentemente marina, sedimentati in condizioni di bassa energia del mezzo.
Fonte Wikipedia