mercoledì 28 settembre 2022

Le strutture delle rocce intrusive o plutoniche

Schema delle intrusioni di rocce ignee e corpi vulcanici: A = Camera magmatica (batolite); B = dicco; C = laccolite; D = pegmatite; E = filone strato (sill); F = stratovulcano. Processi: 1 = nuova intrusione che ne interseca una più antica; 2 = xenolite o pendente; 3 = metamorfismo di contatto; 4 = sollevamento delle rocce causato dalla messa in posto del laccolite.
Affioramenti di duomi granitici, a seguito dell'erosione, dal batolite sottostante l'area dello Yosemite.
I batoliti (dal Greco βαθύς = esteso + λίθος = pietra) sono enormi strutture costituite da rocce ignee intrusive. Costituiscono i tipi di corpi intrusivi più grandi: possono raggiungere anche decine di migliaia di chilometri quadrati di estensione e migliaia di chilometri cubici in volume. Sono irregolari nella forma, i loro fianchi divergono l'uno rispetto all'altro e si estendono talora verticalmente per diversi km. Possono possedere al tetto delle protuberanze verticali di pochi chilometri cubici che vengono chiamate apofisi. La formazione dei batoliti è comunemente associata all'orogenesi, cioè ai processi di costruzione delle montagne.
Esempio di laccolite esposta dall'erosione, Contea di Stillwater, Montana.
Il laccolite (dal greco lakkos "cavità" e lithos "roccia") è una massa rocciosa formata dall'intrusione di magma fra due strati di rocce sedimentarie. La pressione è tale da sollevare lo strato di roccia superiore mentre lo strato inferiore rimane pressoché orizzontale, dando luogo così alla tipica forma a cappella di fungo.
I laccoliti tendono a formarsi a profondità relativamente modesta, sono per lo più formati da granito ed il raffreddamento avviene lentamente dando il tempo sufficiente a formare cristalli di grandi dimensioni. Accade spesso che lo strato di roccia sedimentaria superiore venga eroso completamente lasciando a nudo la roccia ignea.

La Torre del Diavolo (in lakota: Mato Tipila, che significa "Torre dell'Orso", in inglese: Devils Tower) è una montagna degli Stati Uniti alta 1.588 m s.l.m. e 386 metri sul terreno circostante.
Si ritiene che la torre del Diavolo nello stato del Wyoming (Stati Uniti d'America) sia il residuo di un antico laccolite il quale, a causa del lentissimo raffreddamento, ha dato origine alle colonne basaltiche a forma di matita che si vedono tuttora. 

Black Canyon, Gunnison National Park, Colorado, dicchi intersecantisi visibili su una parete verticale
I dicchi hanno generalmente un andamento prossimo al verticale, si formano in fessure congiungenti diversi strati di rocce sedimentarie

Salisbury Crags in Edinburgh, Scotland, a sill partially exposed during the ice ages
I Filoni strato o sill sono generalmente tabulari ad andamento sub-orizzontale, si formano tra strato e strato di rocce sedimentarie.

I Facoliti sono un ammasso di rocce intrusive (plutone) che si formano quando un magma si insinua in cavità esistenti nelle zone di cerniera di pieghe anticlinali o sinclinali; le facoliti hanno un profilo verticale falcato o a menisco e variano di spessore da alcune decine a qualche centinaio di metri.

Le Apofisi, con questo termine in particolare nella classificazione geologica delle rocce ignee, ci si riferisce a quelle strutture che danno luogo a propaggini ed intrusioni formanti strutture molto allungate, pseudo-cilindriche, ad esempio al tetto di un Batolite.

lunedì 5 settembre 2022

Bacino Idrografico, Idrogeologico - Contiene animazione

In idrografia il bacino idrografico (o bacino imbrifero) è l'area topografica (solitamente identificabile in una valle o una pianura) delimitata da uno spartiacque topografico (orografico o superficiale) di raccolta delle acque che scorrono sulla superficie del suolo confluenti verso un determinato corpo idrico recettore (fiume, lago o mare interno) che dà il nome al bacino stesso (ad es. "il bacino idrografico del Rio delle Amazzoni").

Bacino idrografico del fiume Po
Lo spartiacque può essere schematizzato con una linea chiusa (nel caso di bacini idrografici montani o collinari) o aperta (nel caso di bacini scolanti direttamente in mare, lago o laguna); il relativo perimetro termina contro la linea di costa. Nel primo caso, la linea di spartiacque interseca l'asta fluviale principale in un determinato punto; l'intersezione prende il nome di sezione di chiusura del bacino stesso. Questa sezione è di fondamentale importanza in idraulica, in quanto in corrispondenza di essa si viene a raccogliere la portata complessiva del bacino e quindi quella del relativo corso d'acqua.
Animazione del bacino del fiume Latoriţa, Romania
La maggior parte dei bacini idrografici principali è formata dall'unione di più sotto bacini rappresentati dai bacini idrografici dei singoli affluenti del corso d'acqua principale. Per i bacini chiusi (laghi o mari interni) il bacino idrografico coincide con la sommatoria di tutti i bacini idrografici affluenti, direttamente o indirettamente, al lago o mare considerato. Le aree prive di circolazione di acque meteoriche sono definite areiche.

Un bacino idrogeologico è la frazione di bacino idrologico posta nel sottosuolo, delimitata da uno spartiacque freatico (o sotterraneo). Spesso non coincide con il bacino idrografico, in quanto non considera il solo deflusso di acque superficiali, ma anche lo scorrimento di infiltrazione che dipende dalla stratigrafia e dalla conformazione geologica del sottosuolo.

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