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giovedì 25 maggio 2023

La Cellula Procariote - i Batteri (in breve)

Tipica cellula procariote

Le cellule procariote sono uno dei due tipi di cellule presenti sulla Terra, l'altro tipo sono le cellule eucariote. Le cellule procariote sono organismi unicellulari molto semplici e privi di un nucleo ben definito e di organelli membranosi. Il termine "procariote" deriva dal greco "pro" (prima) e "karyon" (nucleo), indicando la mancanza di un nucleo distintamente definito.

Struttura delle cellule procariote:

Le cellule procariote sono composte da diverse parti fondamentali:

1. Parete cellulare: La maggior parte delle cellule procariote è circondata da una parete cellulare rigida che fornisce supporto e protezione alla cellula. La composizione della parete cellulare può variare a seconda del tipo di batterio, ma spesso è costituita da peptidoglicano, una sostanza che conferisce resistenza alla cellula.

2. Membrana plasmatica: La membrana plasmatica è una sottile struttura che circonda la cellula procariote e separa il suo interno dall'ambiente esterno. Essa regola il flusso di sostanze dentro e fuori dalla cellula e svolge un ruolo importante nel trasporto di nutrienti e nell'eliminazione dei rifiuti.

3. Citoplasma: Il citoplasma è la regione interna della cellula procariote che contiene il materiale genetico (DNA) e altre molecole necessarie per le attività cellulari. Nel citoplasma si trovano anche ribosomi, che sono responsabili della sintesi delle proteine.

4. Materiale genetico: A differenza delle cellule eucariote, nelle cellule procariote il materiale genetico non è racchiuso in un nucleo. Invece, il DNA si trova nel citoplasma, concentrato in una regione chiamata nucleoide. Il DNA dei procarioti è generalmente costituito da una singola molecola circolare, anche se possono essere presenti anche piccoli pezzi di DNA chiamati plasmidi.

5. Ribosomi: I ribosomi sono piccole strutture all'interno delle cellule procariote che svolgono la sintesi delle proteine. Sono composti da RNA e proteine e sono responsabili della traduzione dell'informazione genetica contenuta nel DNA in sequenze specifiche di amminoacidi, che compongono le proteine.

6. Flagelli: Alcune cellule procariote possono essere dotate di flagelli, che sono strutture filiformi utilizzate per il movimento. I flagelli delle cellule procariote differiscono dai flagelli delle cellule eucariote, sia strutturalmente che nella loro modalità di funzionamento.

7. Pili: I pili sono sottili prolungamenti presenti sulla superficie delle cellule procariote. Possono essere utilizzati per l'adesione ad altre cellule o per la trasmissione del materiale genetico durante la riproduzione.

Funzioni delle cellule procariote:

Le cellule procariote svolgono diverse funzioni essenziali per  la loro sopravvivenza e riproduzione:

1. Riproduzione: Le cellule procariote si riproducono principalmente attraverso la divisione cellulare chiamata "scissione binaria". In questo processo, la cellula si allunga e il suo materiale genetico si replica, quindi la cellula si divide in due cellule figlie identiche.

2. Metabolismo: Le cellule procariote possono trarre energia da diverse fonti, come luce solare (fotosintesi) o composti chimici (respirazione). Utilizzano quest'energia per svolgere le attività cellulari, come la sintesi di biomolecole e la produzione di energia chimica (ATP).

3. Adattamento all'ambiente: Le cellule procariote sono in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nell'ambiente circostante. Possono modificare la loro morfologia, il loro metabolismo e le loro attività in risposta a stimoli esterni, come la disponibilità di nutrienti o le condizioni ambientali.

Importanza delle cellule procariote:

Le cellule procariote sono fondamentali per la vita sulla Terra e svolgono diversi ruoli ecologici importanti:

1. Decomposizione: Molti procarioti sono decompositori e svolgono un ruolo chiave nel ciclo dei nutrienti, degradando la materia organica morta e restituendola all'ambiente come nutrienti utilizzabili da altre forme di vita.

2. Simbiosi: Alcune cellule procariote stabiliscono relazioni simbiotiche con altri organismi, come l'intestino umano che ospita batteri benefici che aiutano nella digestione.

3. Produzione di alimenti: Alcuni procarioti svolgono un ruolo importante nella produzione di cibi fermentati come lo yogurt, il formaggio, il pane e i salumi.

4. Ruolo ecologico: Le cellule procariote sono presenti in ogni ambiente sulla Terra e svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi terrestri e acquatici, ad esempio nel ciclo dei nutrienti e nella produzione di ossigeno attraverso la fotosintesi.

In conclusione, le cellule procariote sono organismi unicellulari semplici e privi di un nucleo definito e organelli membranosi. La loro struttura comprende una parete cellulare, una membrana plasmatica, il citoplasma, il materiale genetico, i ribosomi, i flagelli e i pili. Svolgono funzioni vitali come la riproduzione, il metabolismo e l'adattamento all'ambiente. Le cellule procariote sono di fondamentale importanza per l'ecosistema terrestre e svolgono ruoli cruciali nella decomposizione, nella simbiosi, nella produzione di alimenti e in altri processi ecologici.

L'origine dei procarioti è oggetto di studio e dibattito all'interno del campo della biologia evolutiva. Si ritiene che i procarioti siano i primi organismi comparsi sulla Terra e che abbiano avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo e nell'evoluzione della vita.

Secondo la teoria più accettata, nota come ipotesi del mondo a RNA, l'origine dei procarioti può essere ricondotta a una fase iniziale della vita sulla Terra, circa 3,5-4 miliardi di anni fa. In questa fase, si pensa che si siano formati composti organici semplici come aminoacidi e nucleotidi attraverso processi chimici in ambienti primordiali, come laghi, oceani o sorgenti termali.

Successivamente, si ritiene che le prime forme di vita siano state costituite da molecole di RNA autosufficienti, in grado sia di immagazzinare informazioni genetiche che di catalizzare reazioni chimiche. L'RNA avrebbe quindi svolto sia il ruolo di materiale genetico che di enzima, in un processo noto come "mondo a RNA" o "ipotesi dell'RNA world".

Secondo questa ipotesi, le prime forme di vita sulla Terra, chiamate protobatteri, erano costituite da piccole cellule procariote simili a batteri. Questi organismi primitivi erano in grado di replicare l'RNA e di sintetizzare proteine rudimentali attraverso processi di traduzione e trascrizione.

Con il passare del tempo, i procarioti avrebbero sviluppato una varietà di meccanismi di adattamento e diversificazione. Alcuni procarioti si sono evoluti per utilizzare l'energia solare attraverso la fotosintesi, mentre altri sono diventati organismi chemioautotrofi, che utilizzano composti chimici come fonte di energia.

Un evento cruciale nell'evoluzione dei procarioti è stato l'acquisizione delle membrane cellulari, che hanno permesso alle cellule di separare l'ambiente interno da quello esterno, aumentando così l'efficienza delle reazioni metaboliche e fornendo protezione. L'evoluzione delle pareti cellulari, che forniscono sostegno strutturale e protezione, è un altro elemento chiave nella diversificazione dei procarioti.

Da queste prime forme di vita procariote, si ritiene che abbiano avuto origine le prime cellule eucariote, più complesse, attraverso un processo chiamato endosimbiosi. Secondo questa teoria, alcuni procarioti primitivi avrebbero inglobato altri procarioti attraverso un processo di simbiosi, dando origine a una forma di vita ibrida con organelli interni, come mitocondri e cloroplasti, che si pensa abbiano avuto origine da procarioti batterici endosimbionti.

In conclusione, l'origine dei procarioti è collegata all'origine stessa della vita sulla Terra, con l'evoluzione di forme di vita semplici basate sull'RNA. Attraverso processi di adattamento e diversificazione, i procarioti si sono evoluti in una vasta gamma di organismi diversi, occupando praticamente ogni ambiente del nostro pianeta.