La geologia dell'Italia nel Cambriano è caratterizzata da una scarsa presenza di rocce e fossili di questo periodo, che sono limitati alla Sardegna, in particolare nell'Iglesiente e nel Sulcis. Queste rocce sono costituite da sedimenti marini di origine continentale, depositati in un bacino di avampaese, cioè una depressione formata dalla compressione della crosta terrestre in prossimità di una catena montuosa. I fossili ritrovati in queste rocce sono principalmente trilobiti, archeociati e brachiopodi, che testimoniano la diversificazione della vita marina durante l'esplosione cambriana.
L'esplosione cambriana è il fenomeno evolutivo che ha portato alla comparsa di una vasta gamma di organismi multicellulari complessi e fossilizzabili, tra cui i primi animali con simmetria bilaterale, come i vermi, gli artropodi e i molluschi. Questo evento ha avuto luogo tra 541 e 485 milioni di anni fa, ed è considerato una delle maggiori transizioni nella storia della vita sulla Terra. Le cause dell'esplosione cambriana sono ancora oggetto di dibattito, ma tra i fattori che potrebbero averla favorita ci sono: cambiamenti climatici, aumento dell'ossigeno nell'atmosfera e negli oceani, innovazioni genetiche, competizione e predazione tra le specie.
Il Cambriano è il primo periodo dell'era paleozoica, che fa parte dell'eone fanerozoico, in cui ci troviamo anche ora. Il Cambriano segue il periodo ediacarano, in cui si sono sviluppate le prime forme di vita multicellulare, e precede il periodo ordoviciano, in cui si sono diversificati i pesci e le piante terrestri. Il Cambriano è suddiviso in quattro epoche o serie, che a loro volta si suddividono in dieci stadi, basati su criteri stratigrafici e paleontologici.
Alcuni generi e rocce del Cambriano che si trovano in Sardegna sono:
Olenellus: è un genere di trilobiti primitivi, con una testa grande e segmenti toracici poco differenziati. Si rinvengono nelle arenarie e negli scisti arenacei del Cambriano medio dell’Iglesiente e del Sulcis.
Archaeocyatha: è un genere di archeociati, organismi coloniali simili a coralli, con una struttura tubolare ramificata. Si rinvengono nelle lenti calcaree con trilobiti del Cambriano medio dell’Iglesiente e del Sulcis.
Lingula: è un genere di brachiopodi, con due valve ovali e simmetriche, dotate di un peduncolo. Si rinvengono nei calcari e nelle dolomie del Cambriano superiore dell’Iglesiente e del Sarrabus.
Quarzite di Armorica: è una roccia metamorfica derivata da arenarie silicee, di colore bianco o rosa, con una tessitura granulare. Si rinvengono nel Cambriano inferiore della Sardegna centro-occidentale, dove formano rilievi montuosi.
Conglomerato di Saint-Chinian: è una roccia sedimentaria clastica formata da frammenti di rocce vulcaniche e metamorfiche, cementati da una matrice calcarea. Si rinvengono nel Cambriano inferiore della Sardegna meridionale, dove sono associati a quarziti e scisti.
Calcare metallifero: è una roccia sedimentaria carbonatica, di colore grigio o nero, con una tessitura cristallina. Si rinvengono nel Cambriano superiore della Sardegna sud-occidentale, dove contengono importanti giacimenti di piombo e zinco.